Tutto è iniziato con eventi inizialmente non connessi tra loro, a partire dall’avvento di internet a fine anni ’90, che ha spostato le comunicazioni dal piano fisico e cartaceo, come lettere e fax, al piano digitale con e-mail e PEC.

Determinante è stato l’avvento di computer semplici da usare per la diffusione della cultura digitale negli utenti, non più quindi riservata a tecnici di settore. Dopo è stato l’avvento di cellulari evoluti, in grado di comunicare con la rete, ricevere email, scattare foto, riprodurre musica e filmati. Gli smartphone hanno quindi il merito di aver reso accessibili i dati digitali ad un numero sempre maggiore di utenti, di qualsiasi età e cultura. Tutto ciò che era accessibile su supporti fisici, come le fotografie e i dischi di musica, i manuali di istruzioni e documenti aziendali, sono stati digitalizzati, passando dal piano fisico a quello elettronico immateriale. Il successivo passaggio è avvenuto quando internet è diventata abbastanza veloce e stabile da aprire la strada alla comunicazione video in tempo reale, che ha portato tutte le radio e le TV a poter raggiungere ogni utente nel mondo, senza più i limiti della diffusione territoriale. Ogni passo compiuto verso il miglioramento delle tecnologie è stato accompagnato dalla trasformazione dei contenuti e dematerializzazione dei supporti, facendo convergere tutto verso il piano digitale.