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Sanzioni GDPR: Scopriamo insieme cosa sono

Le Sanzioni GDPR: Un’Analisi delle Conseguenze per la Violazione della Privacy

Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) è entrato in vigore il 25 maggio 2018, stabilendo un quadro giuridico rigoroso per la protezione dei dati personali all’interno dell’Unione Europea. Una delle principali caratteristiche di questo regolamento è la sua enfasi sulla responsabilità delle aziende nella gestione dei dati personali. Le organizzazioni devono garantire la protezione dei dati sin dalla progettazione dei loro sistemi, nonché adottare misure adeguate per prevenire e gestire i rischi legati alla privacy.

Il GDPR introduce anche un sistema di sanzioni severe per coloro che non rispettano le normative stabilite. Le sanzioni GDPR sono pensate per tutelare i diritti fondamentali degli individui, come il diritto alla privacy e alla protezione dei dati personali, e per promuovere una cultura della privacy. Le multe non sono solo punitive, ma anche un forte deterrente per le aziende che potrebbero non prendere sul serio l’importanza della protezione dei dati.

Le sanzioni sono suddivise in due principali categorie: sanzioni pecuniarie (che possono arrivare fino al 4% del fatturato globale) e misure correttive (come l’obbligo di interrompere un trattamento illecito). Queste pene sono proporzionate alla gravità della violazione e mirano a garantire un rispetto universale della privacy.



1. Le Tipologie di Sanzioni GDPR

Il GDPR prevede due principali categorie di sanzioni amministrative: multas pecuniarie e misure correttive.

a. Sanzioni pecuniarie

Le sanzioni economiche sono le più conosciute e consistono in multe che possono essere estremamente elevate, a seconda della gravità della violazione. Il Regolamento distingue due livelli di sanzioni:

  • Fino a 10 milioni di euro, o al 2% del fatturato annuale globale, se superiore, per violazioni meno gravi. Queste violazioni includono, ad esempio, la mancata notifica delle violazioni di sicurezza dei dati, la mancata designazione di un responsabile della protezione dei dati (DPO), o l’inosservanza delle modalità per il trattamento dei dati.
  • Fino a 20 milioni di euro, o al 4% del fatturato annuale globale, se superiore, per le violazioni più gravi. Queste sanzioni riguardano il trattamento illecito dei dati, la mancanza di consenso esplicito degli utenti per l’elaborazione dei loro dati, la violazione dei diritti degli interessati (come il diritto all’oblio) e il trattamento dei dati sensibili senza le giuste garanzie.

b. Misure correttive

Oltre alle multe, l’Autorità per la protezione dei dati personali (ad esempio, il Garante Privacy in Italia) può adottare altre misure correttive, come l’ordine di cessare un trattamento illecito dei dati, la limitazione del trattamento dei dati, o la sospensione della loro trasmissione verso altri Paesi. Le autorità di controllo possono anche obbligare l’azienda a correggere il trattamento dei dati e a migliorare le proprie pratiche di sicurezza.


2. Le Categorie di Violazioni Sanzionabili

Il GDPR copre una vasta gamma di attività che possono portare a violazioni, e ogni tipo di infrazione ha una gravità che influisce sull’entità della sanzione. Alcune delle violazioni più comuni includono:

  • Violazione dei diritti degli interessati: come il diritto all’accesso, alla rettifica, alla cancellazione (diritto all’oblio), e alla portabilità dei dati. Se un’azienda non rispetta le richieste degli utenti in modo tempestivo e adeguato, può essere sanzionata.
  • Trattamento illecito dei dati: Se i dati personali vengono trattati senza il consenso esplicito dell’interessato o senza una base giuridica valida, come un accordo contrattuale o un obbligo legale, l’azienda può essere soggetta a sanzioni severe. Tali violazioni minano la fiducia degli utenti e possono comportare multe che arrivano fino al 4% del fatturato globale.
  • Mancata protezione dei dati: Se un’azienda non adotta misure adeguate di sicurezza per proteggere i dati personali da accessi non autorizzati, perdite o danni, può incorrere in gravi sanzioni sotto il GDPR. La protezione dei dati è un obbligo fondamentale, e la mancata protezione può comportare multe significative e danni reputazionali.
  • Inosservanza delle disposizioni relative al trasferimento dei dati: Se i dati personali vengono trasferiti a Paesi terzi senza garantire adeguate protezioni, come clausole contrattuali standard o decisioni di adeguatezza da parte della Commissione Europea, l’azienda può essere penalizzata. Il GDPR impone rigide condizioni per proteggere i diritti degli interessati anche al di fuori dell’Unione Europea.


3. Fattori che Influiscono sulla Determinazione delle Sanzioni

Quando un’autorità di controllo emette una sanzione, tiene conto di diversi fattori per determinare la sua entità:

  • La natura, la gravità e la durata della violazione: Una violazione che coinvolge un numero elevato di persone e che dura per un lungo periodo di tempo comporterà una multa maggiore rispetto a una violazione isolata e di breve durata.
  • Il comportamento dell’azienda: Se l’azienda ha agito con dolo, o ha mostrato negligenza grave, o ha cercato di mascherare la violazione, la sanzione sarà più severa.
  • La cooperazione con l’autorità di controllo: Se l’azienda collabora attivamente con l’autorità durante l’indagine e prende misure correttive tempestive, la multa può essere ridotta.
  • Il danno causato: Se la violazione ha causato danni significativi agli interessati, come la perdita di dati sensibili o danni reputazionali, le sanzioni saranno più pesanti.
  • Le misure correttive adottate: Le aziende che hanno adottato tempestivamente misure per rimediare alla violazione (ad esempio, miglioramenti nella sicurezza dei dati) potrebbero beneficiare di una riduzione della sanzione.

4. Esempi di Sanzioni nel 2024

Alcuni esempi recenti di sanzioni applicate sotto il GDPR mostrano la serietà con cui vengono trattate le violazioni. Ad esempio, nel 2023, una grande compagnia tecnologica è stata multata con 50 milioni di euro per la mancata trasparenza nelle politiche di raccolta dei dati, in particolare riguardo alla gestione del consenso degli utenti. Inoltre, numerosi casi hanno riguardato aziende nel settore sanitario e finanziario, che sono state sanzionate per la mancanza di adeguate misure di protezione dei dati sensibili.


5. La Difesa contro le Sanzioni GDPR

Le aziende hanno la possibilità di difendersi contro le sanzioni, ad esempio presentando ricorso contro la decisione dell’autorità di controllo o dimostrando che la violazione non è stata causata da negligenza o imprudenza grave. In alcuni casi, le sanzioni possono essere ridotte se l’azienda può provare di aver preso misure correttive tempestive o di aver collaborato attivamente con l’autorità per risolvere il problema.

Il sistema di sanzioni previsto dal GDPR ha l’obiettivo di incentivare un trattamento responsabile e sicuro dei dati personali. Sebbene le multe possano sembrare severe, esse sono progettate per proteggere i diritti degli individui e per incoraggiare le aziende a rispettare i principi fondamentali della privacy e della sicurezza dei dati. La consapevolezza di queste sanzioni è essenziale per tutte le organizzazioni che operano nell’UE o trattano i dati di cittadini europei, in quanto il non rispetto del GDPR può comportare danni economici e reputazionali rilevanti.

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Gli autori del blog

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Marco L. Dal Monte Casoni

Pensatore non convenzionale, cercatore di soluzioni.
Già manager con esperienza maturate sia in PMI che multinazionali, nel 2002 fonda Trade Compass

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Malbora Gjoka

Compliance Manager |DPO| Consulente Privacy Specializzata nell’ implementazione di sistemi di gestione della compliance integrati secondo la norma UNI ISO 37031:2001, di Modelli organizzativi e di controllo 231/2001 e di Sistemi di gestione della Privacy “GDPR 679/2016”